Sono due mesi che la piccola di casa, con i suoi 4 anni e mezzo, frequenta la prima classe di scuola primaria in Inghilterra, chiamata Rece...

L'importanza dei libri senza parole

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Sono due mesi che la piccola di casa, con i suoi 4 anni e mezzo, frequenta la prima classe di scuola primaria in Inghilterra, chiamata Reception
La maestra ha una grinta incredibile e l'approccio gioco-apprendimento sta dando degli ottimi frutti. 
Ogni giorno la piccola, con orgoglio, rientra da scuola con i librettini che le sono stati dati da leggere.
Alla riunione di inizio anno la maestra si e' raccomandata di leggere con i nostri bambini tutti i giorni, anche solo per cinque minuti. 
I libri che le vengono assegnati sono adatti alle sue capacita', ma noi siamo liberi di leggere anche libri della biblioteca o quelli nei nostri scaffali, basta leggere!
La piccola non se lo fa dire due volte e con determinazione sfoglia i libri di scuola. 
Generalmente uno dei due libri e' senza parole, conosciuti come "wordless picture books", solo immagini e della serie Oxford Reading Tree. Il weekend scorso e' stato il turno del piccolo e semplice "Look out". La simpatica storia di un bimbo che, a bordo del suo triciclo, combinera' guai e si mettera' in pericolo.

Libri senza parole? Ma non deve imparare a leggere? Ci si potrebbe chiedere!
I libri senza parole giocano un ruolo importante nello sviluppo del linguaggio e della capacita' comunicativa del bambino. 
Lo aiutano ad esprimersi attraverso l'osservazione delle immagini, cogliendo i particolari o collegando la storia con le sue personali esperienze di vita. 
La storia non e' vincolata alle parole scritte, per cui permette al bambino di dire la storia per conto suo, utilizzando parole proprie, piuttosto che le parole scritte, se queste fossero presenti. 

La mia piccola sta iniziando a leggere, riconosce i suoni, riconosce le lettere e fa un buon "blending" e legge volentieri i libri con me, ma la passione che ci mette nel leggere i libri senza parole e' indescrivibile. 
Si siede, apre il libro alla prima pagina, alza le mani al cielo e formando un arco le riporta al libro esclamando un grintoso "once upon a time".
Da qui parte la sua storia inventata, semplice, fatta di tutte quelle parole che ha sentito in classe, con la stessa enfasi che probabilmente ci mette la sua maestra nel fare lo "story telling" a lei ed i suoi compagni. 
Io faccio da ascoltatrice e la osservo attentamente, mostrando tutto il mio interesse.



Un altro aspetto positivo di questi libri senza parole e' che possono essere letti in piu' lingue. 
Generalmente, dopo la sua lettura in inglese, le chiedo se posso leggerlo anch'io ed allora ricominciamo dall'inizio ed io, con lo stesso movimento di braccia, esclamo "c'era una volta..." e via con la mia storia. 

I wordless picture books permettono di discutere maggiormente sul libro rispetto a quelli con le parole, che richiedono maggior comprensione del testo.
I wordless picture books aiutano il bambino a concentrarsi sul particolare, sul dettaglio dell'immagine, stimolandolo a trovare nuovi vocaboli, a sviluppare capacita' narrative, successivamente esprimibili anche in scrittura. 

Per i piu' piccoli, alle prese con l'apprendimento della lettura, permettono di "leggere" e comprendere il libro autonomamente.

Se volete saperne di piu' sui benefici dei wordless picture book, qui trovate un documento interessante, in inglese.

Titolo: Look Out
Autore: Roderick Hunt e Alex Brichta
Editore: Oxford
Numero Pagine: 10
Eta' consigliata: 4+

Il libro "Look Out" lo trovate qui.
Scritto da Fabiana

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